Collegno, 21 febbraio 1956 – Torino, 6 maggio 2022.
Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di Commedia dell’Arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna. Inizia l’attività professionale con Nuova Scena di Bologna, sotto la direzione artistica di Vittorio Franceschi e Francesco Macedonio, interpretando i Dialoghi di Ruzante. Nel 1980 è tra gli attori di Gli uccelli di Aristofane, per la regia di Memè Perlini e nel 1981 partecipa alla produzione del Teatro Stabile di Torino L’opera dello Sghignazzo, scritto e diretto da Dario Fo.
Dal 1982 al 1985 fa parte del Tag Teatro di Venezia, la più attiva ed importante compagnia italiana di Commedia dell’Arte diretta da Carlo Boso. Come maschera di Arlecchino partecipa agli spettacoli Il falso Magnifico e L’assedio della Serenissima, in tournée oltre che in Italia, in Francia, Spagna, Germania, Grecia, Svizzera, ex Unione Sovietica, partecipando a prestigiosi festival europei. Nel 1986 è chiamato a Bologna da Leo De Berardinis per partecipare agli spettacoli La tempesta di Shakespeare, seconda edizione, con debutto a Parigi, Théatre Gérard Philipe il 7 febbraio 1987; Delirio, con debutto a Santarcangelo dei Teatri, La città del Teatro il 1 Luglio 1987; Macbeth di Shakespeare, che debutta a Roma, Teatro Ateneo il 2 febbraio 1988; Novecento e Mille, seconda edizione, che debutta a Roma, Teatro Ateneo il 15 marzo 1988, con la regia di Leo De Berardinis. L’ultimo lavoro con il Teatro di Leo, di cui Allegri è tra i fondatori, sarà Ha ‘da passà a nuttata, dall’opera di Eduardo De Filippo, che debutta a Spoleto, Festival dei Due Mondi, luglio 1989.
Nel 1991 inizia la collaborazione con il Laboratorio Teatro Settimo di Torino: è tra gli interpreti de La storia di Romeo e Giulietta per la regia di Gabriele Vacis. Nel 1993, anno delle Celebrazioni Goldoniane, viene messa in scena, sempre con la regia di Vacis, Villeggiatura, smanie, avventure e ritorno da La Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni. La necessità di un lavoro personale si concretizza nell’incontro con Gabriele Vacis e Alessandro Baricco. I tre torinesi insieme producono quello che diventerà un grande successo: Novecento, monologo teatrale scritto da Alessandro Baricco per Eugenio Allegri, con la regia di Gabriele Vacis, che debutta al Festival di Asti16, nel giugno del 1994.
Nel 1997, è tra i protagonisti del Re Lear di Shakespeare, prodotto dalla compagnia Franco Parenti di Milano per la regia di Andrée Ruth Shammah, nel ruolo di Gloucester.
Nel 1998, fonda a Torino la Società cooperativa ArtQuarium; la prima produzione sarà nel 2001 con Shylock, di Gareth Armstrong, per la regia di Luca Valentino. Intanto nel febbraio 2000, debutta con un nuovo monologo La storia di Cirano, da Rostand, scritto insieme a Gabriele Vacis che ne sarà il regista, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto.
Nel 2001, Allegri è chiamato dal Teatro Stabile di Genova per partecipare a Sei personaggi.com, scritto da Edoardo Sanguineti, per la regia di Andrea Liberovici, lo spettacolo debutta e replica al Teatro Duse di Genova. Il 2002 segna l’inizio della collaborazione con il Teatro dell’Archivolto di Genova. Diretto da Giorgio Gallione, interpreta L’uomo dell’armadio di Ian McEwan. Sempre nel 2002 debutta in Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo, nel ruolo che fu proprio dell’attore con la regia di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, produzione Teatridithalia.
Nel 2004, con la Banda Osiris, scrive, dirige e interpreta L’ultimo suonatore, da Karl Valentin. Ancora con la regia di Giorgio Gallione, nel 2008 è protagonista del monologo di Giorgio Gaber e Alessandro Luporini, Il dio bambino. Tra il 2010 e il 2012 è tra gli interpreti di due spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di Torino e diretti da Gabriele Vacis: Zio Vanja di Anton Checov e Rusteghi, i nemici della civiltà con l’adattamento teatrale di Antonia Spaliviero, dall’opera di Carlo Goldoni.
Il 27 ottobre del 2012 debutta a Genova, in prima nazionale, lo spettacolo Berlinguer. I pensieri lunghi, scritto e diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro dell’Archivolto in collaborazione col Teatro Stabile di Genova.
Nel dicembre 2014 è protagonista di Edipus di Giovanni Testori, per la regia di Leo Muscato.
Il 2015 vede Eugenio Allegri diventare direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, direzione che prosegue fino al 2022. Continua l’attività come attore con le repliche di Novecento e con la nuova produzione Zoran e il Cane di Porcellana, regia di Andrea Collavino.
Il 2016 è l’anno di debutto di Come vi piace ( “As you like it” ) di Shakespeare, regia di Leo Muscato, prodotto dal Teatro Stabile di Torino, che lo vedrà impegnato in una lunga tournèe in Italia e in Cina.
L’8 giugno 2016 iniziano a Torino le prove di Mistero Buffo con protagonista Matthias Martelli che danno origine al progetto di riproposizione sulla scena del capolavoro di Dario Fo e Franca Rame. Mistero Buffo ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone di Torino il 6 febbraio 2018 dopo un’anteprima nazionale al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica.
La stagione 2017/2018 lo vede protagonista de Il Nome della Rosa, di Umberto Eco nell’adattamento teatrale di Stefano Massini, per la regia di Leo Muscato, produzione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto.
Nell’ottobre del 2018 cura la regia dello spettacolo La parole du silence ideato e interpretato da Elena Serra, ultima assistente ed erede dell’arte mimica di Marcel Marceau. Lo spettacolo debutta al Theatre Le Ranelagh di Parigi, cui seguirà una breve tournèe in Italia e in Francia.
La stagione 2019/2020 lo riporta alla regia di Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame nell’edizione per i 50 anni dell’opera, prodotto dal Teatro Stabile di Torino in collaborazione con ArtQuarium e sul palcoscenico come interprete nello spettacolo Nati sotto contraria stella- Romeo e Giulietta, adattamento di Giulietta e Romeo di Shakespeare, drammaturgia e regia di Leo Muscato, accanto ad Ale e Franz, prodotto da Enfi Teatro.
Nel gennaio del 2021 debutta con un evento online per Blucinque e Cirko Vertigo con Il grande teatro della Commedia dell’Arte. Un viaggio all’interno della Commedia all’ Italiana, omaggio al teatro e alla letteratura di Folengo, Ruzante, Andreini e Biancolelli, con improvvisazioni, lazzi in maschera e brevi citazioni dal Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame.
Nell’ottobre del 2020 inizia lo studio, con tre giornate dedicate a laboratori e provini, per lo spettacolo Il Teatro comico di Goldoni, adattamento e regia di Allegri, con Giulio Scarpati ed altri otto attori in compagnia. La commedia, che inaugura le 16 nuove commedie che Goldoni scrisse per l’impresario Medebach, è un esempio di teatro nel teatro, estremamente attuale. Lo spettacolo debutta il 24 agosto 2021 al Teatro Romano di Verona, Festival Estate Veronese, produzione Associazione Produttori Professionali Teatrali Veneti e Teatro Stabile del Veneto.
Parallelamente all’attività come attore e teatrante, Eugenio Allegri si propone a sua volta come educatore e formatore teatrale attento alle tematiche civili e culturali legate al mondo della scuola, della società e alla vita del territorio. Conta numerosi stages formativi e performativi tenuti in diverse scuole di teatro italiane (dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, dall’Accademia Internazionale dell’Attore di Venezia, alla Civica Accademia Nico Pepe di Udine), europee (la Academye Theatrale de L’Unione di Limoge, in Francia; il Darmstadth Theater, in Germania, la compagnia Ariateatro a Parigi) e in molte altre realtà del panorama teatrale.
Affianca all’attività di drammaturgia, regia e pedagogia, in particolare sulla Commedia dell’Arte, alcune partecipazioni cinematografiche diretto da: Mario Martone, Daniele Segre, Salvatore Maira, Antonello Grimaldi, Carlo Lizzani, Alessandro Siani, Marco Ponti, Giulio Base, Marco Turco, oltre a numerosi incontri e collaborazioni con importanti musicisti italiani.