TEATRO . E CONOSCERE TEATRO E' CONOSCERE. Un modo aperto e immediato di comunicare reciprocamente in un costante confronto di idee e di emozioni. Con un chiaro rapporto dialettico, al· l'interno di una comunità che si specchia nei problemi e nei momenti essenziali gravi lieti drammatici - del· la sua storia, della sua co· scienza, della sua evoluzione. TEATRO E' SAPERE, attraver· so il gesto e la parola che si ripete e si rinnova ogni sera. TEATRO deve essere " conoscere , e " sapere , PER TUT· TI: questo nostro impegno ci impone l'ampiezza dei programmi e delle molteplici iniziative del nostro teatro. Classici e contemporanei - classici e non ancora sperimentazione drammaturgica, scuole, drammatizzazione, decentramento, programmazione polivalente ed ampia su li· nee diverse e in diversi luoghi di spettacolo. Ma soprat· tutto quell'incontro quotidia· na palcoscenico/platea del quale il pubblico (voi tutti) deve essere con noi protagonista. Il lavoro nelle scuolt! verrà incrementato con l'allestimento di una apposito spet tacolo per gli alunni delle elementari: Pulcillella di Tonino Conte ed Emanuele Luzzati, e con l'ampliamento degli esperimen1i d.i drammatizzazione ali 't n terno delle scuole, in particolare con una edizione dell'Iliade di Omero. L'attività regionale, che ha raggiunto ampiezza e qualificazione impreviste con le Giornate dei Giovani e il ciclo di lezioni di Storia del Teatro, sarà estesa ulteriormente nel rapporto con nuove città; si conta di poter realizzare stagioni regolari in abbonamento a Vercelli, Novara, Asti, Cuneo, Tortona, Acqui, Casale, Bor~osesia, Biella, Verbania, Savigliano, Mondovì, Ivrea e Pinerolo, nonchè nel capoluogo della Valle d'Aosta. Proseguirà il servizio per tutta la Provincia di Torino, servizio che ha recentemente trovato i l -.;uo (( diapason )} nella rassegna sperime ntale nazionale di Moncal ieri. L 'iniziati\·a d i decentramento cittadino in <( Cunclusa la << primavera calda n del 1.~.1 con la nomina della nuova direzione Odl 'Ente e con l'ape rtura di un dibattito pacato e civile tra il Comitato Amminislrativo dell'Ente e i rappresentanti delle categorie interessate alla vita del Teatro pubblico nella nostra città, è giunto il momento di guardare con maggior fiducia all'unico rapporto possibile: quello tra il lavoro concreto e la sua stessa qualità. Alla luce di questo impegno, che dà al nostro mandato una responsabilità grave c indiscutibile, ci siamo mossi e abbiamo operat,a urgentemente per programmare, nel modo più ampio e ad un buon livello. in tutti i settori produttivi dell'Ente . Anzitutto, s'intende, per la formazione del cartellone, da non considerare << di riporto 1>, ma di effettivo << repertorio ,,: ed ecco l'acquisizione del MaciJeth di Shakespeare allestito per la stagione estiva del Teatro Romano di Verona, l 'assunzione d eli 'accordo con l 'Olimpico di Vicenza per la produzione di l sa bella comica gelosa. la ripresa del Punti/a brechtiano, la conferma della nuova edizione dei Sei personaggi di Pirandello. E, accanto a questi quattro pilastri del programma, una importante novità che conferma la tradizione di ricerca drammaturgica del nostro Teatro Stabile: Vangelo secondo Borges di Domenico Porzio. Accanto alle nostre produzioni, la presenza in cartellone di tutti gli altri Teatri Stabili, dal Piccolo di Milano che esce dalla propria sede per presentarsi solo a Torino, agli Stabili di Genova, Catania, Trieste, L'Aquila c Bolzano. NOT IZIARIO DEL TEATRO STABILE DELLA CITTA' DI TORINO Autor. del Trib. di Torino N. 1681 del 3 Nov. 1964 Spedizione in Abbonamento Postale IV gruppo Responsabile NUCCJO MESSINA Ottobre Novembre l) tercssera ancora vari Quartieri e vedrà la inaugurazione del nuovo Teatro di Mirafiori-Sud. Il rilancio del Teatro Stabile di Torino. come organismo in continua espansione e di costante operatività, trova appoggio nel coordinamento tra i due Enti dello spettacolo: Ente Regio e Teatro Stabile. promosso a livello comunale per l 'unificazione tecnica dei servizi dei due Enti nella costruenda sede di Piazza Castello, e si inquadra nella nuova più costruttiva 'truttura del Comitato dei Teatri a gestione pubblica, che, con un regolamento di autodiscip lina, ha riproposto il problema sempre attuale del potenziamento dei servizi per una estesa div4lgazione della cultura teatrale sul territorio nazionale . Si guarda al futuro con recuperato entusiasmo e con la consueta disponibilità per un lavoro massiccio e quanto più possibile produttivo. Franca Enrique:. Nuccio Me.Hilla TINO BUAZZELLI E CORRADO PANI NELLA SCENA DELLA SAUNA IN " PUNTILA " Nel nuovo testo di Vito Pandolti e Franco Enriquez con il quale si inaugura la nostra stagione a Torino si narrano le divertentissime gesta e la paurosa avventura realmente vissuta dai commedianti i comici gelosi alla corte dei Gonzaga di Mantova, dove essi ebbero la pessima idea di rappresentare la farsa dei gobbi, senza considerare che il permalosissimo duca Guglielmo aveva - poveraccio la gobba. E lo spettacolo sortì un tal magro successo che sui comici gelosi piombarono non _sol? imprecazioni e disapprovaziOni, ma anche una condanna a morte, da eseguire l'indomani mediante impiccagione. La notte, in prigione, essi corrompono il boia, recitando per lui - con quel sentor di corda al collo - un'altra delle loro commedie. E infatti le funi della forca si spezzano subito, la mattina dopo, e il popolo chiede h grazia, ma Guglielmo dice di no: al massimo concede - per :::osì dire - la prova d'appello. I comici gelosi ce la mettono tutta e lì, sullo stesso palco dell'esecuzione capitale, improvvisano la farsa delle pulci. Niente neanche questa piace al gobba~cio Gonzaga: pollice verso, corde nuove, si ricomincia lo strangolamento. Ma qui salta fuori Isabella, che recita (lei donna, miracolo per quei tempi) l'AMI NT A del Tasso (teatro scritto, capolavoro di poesi<:~:, non più le smorfie risapute dei canovacci ndanciHni e sbilenchi ). E avviene il miracolo. Il duca Guglielmo resta incantato di fronte a Isabella, forse addirittura intuisce che sta nascendo il teatro moderno. Insomma, concede la grazia, a condizione che Isabella diventi la prim'attrice della compagnia"· Lo spettacolo è andato in scena al Teatro Olimptco dt Vzcenza zl 4 settembre in occasione della XXVI stagidne di spet~acoli c?assici e Lorenzo Reggzanz, sul GIOrnale di Vicenza, così lo ha commentato: « una gran sagra popo- lare, pittoresca, chiassosa, buffa e. tragica nel contempo, proprw come quella primitiva e affascznante (per molti versi ancora poco o mai conosciuta) forma di teatro che è la commedia dell'arte. Franco Enriquez, che pure non si è mai nascosto i pericoli cui andava il1eont ro, ha fatto questa colossale coraggiosa opera di ricupero di un mondo teatrale, colto nel momento della sua decadenza e resurrezwne. E l'effetto, subito, è godibilissimo, piacevole; si ha spesso l'impressione di assistere ad una dt quelle recite cinquecentesche originali, permeate di un'inventiva continua, instancabile, di macchiette irripetibili. Gli attori dello Stabile di Torino sono tutti bravissimi, sono guitti interpretati con l'anima oltre che con il gesto. Applausi calorosissimi, diretti a tut ti, senza distinzione, da parte di un pubblico divertito "· Ad Odoardo Bertani (L'Avvenire) è parso « notevole il lavoro di minuziosa ricerca espressiva, onde far rinascere un certo mondo, senza però ridarcene connotati stereotipati. Colorita, vivace, estrosa è la raffigurazione del mondo dei comici, e con altrettanta intelligenza ne è esposto l'altro versante, via via quella della goffaggine, dello smarrimento, dell'impotenza, della paura e del dolore. Gli accenti sono sempre nitidi e pertinenti. Buono illivel: lo della recitazione, che ha l suot punti di forza nella sensibile Valeria Moriconi (Isabella) e nel ltneare Glauco Mauri, ma non me. no nella vivida Pina Cei, nell'intenso Carlo Bagno, nell'arguto e amaro Gianni Cavina, nell'asciutto Alessandro Esposito, nel generoso Donato Castellaneta, nei pia· cevoli Palchetti e Falchi. La scena e i costumi di Emanuele Luzzati ci restituiscono luoghi e fogge felicemente r~inventati! e amabilissime le muszche dt Gzancarlo Chiaramello. Successo notevolissimo"· Per Alberto Blandi (La Stampa) sono da segnalare « con le cor· diali accoglienze del pubbltco VIcentino, il già discreto affiata· mento di una troupe che era d~v vero arduo orchestrare e le smgole prove dei numerosi inter· preti. <> facendo risaltare il rapporto finzione-realtà abbastanza crudamente e fuori di ogni spiritualismo. In tal senso questa edizione dei Sei personaggi si offre come una sorpresa, e << diversa >> sostanzialmente da altre egregie ma tradizionali interpretazioni, e dovrebbe richiamare una nuova attenzione della critica. In dicembre, al Teatro Alfieri. n presentere111o lo ~pettacolo di Bertolt Brecht che ha debuttato nella scorsa stagione regist rando n. 84.174 presenze in Torino e nelle citta della tournée. Quest'anno il Puntila viene presentato nei grandi centri che non aveva toccato nel precedente giro: Firenze, Bologna, Roma e Ce" nova. E' stato definito dalla -critica « lo spettacolo dell'anno>>. In particolare Roberto De Monticelli su Il Giorno ha parlato di « spettacolo bello e pieno di invenzioni "• Raoul Radice sul Corriere della Sera di " spettacolo rigoroso con una compagnia ben affiatata >>, Renzo Tian su Il Messaggero ha registrato un << successo senza mezze misure >>. Godard su Le M onde ha scritto: << Si tratta di uno spettacolo di implacabile rigore, al medesimo tempo ricco e semplice, piacevole e serio »; Odoardo B~rtani ha dichiarato su L'Avvenire che il successo di questo nostro spettacolo era " meritato''· E' opportuno riportare inoltre alcuni brani della recensione di Giorgio Zampa pubblicata da Il Dramma: " Trionfo ha dato fisio1Wmia unitaria, agilità, coerenza di nessi a un testo difficile da stringere; senza sacrificare le sue ragioni di fondo, la sua dura, amara requisitoria, ha creato uno spettacolo divertente dal principio alla fine, come era nelle intenzioni di Brecht. Dopo Schweyk e Galileo, affrontando e superando, come ha fatto, la prova del Puntila, Buazzelli può legittimamente pretendere al primo posto tra gli interpreti di Brecht in Italia; e non mi pare tztolo da poco. Un Punti/a ingordo~ furbastro, maligno, impietoso e calato nel suo corpo vasto, dietro il suo faccione benevolo; l'insediamento è talmente perfetto, che solo a tratti da un ammicco, un'impazienza r/.ella vac~, un gesto incontrollato, si può nlevarne la presenza. Vicino al protagonista, all'equilibrio che sa mantenere, alla misura osservata, Corrado Pani nei panni di Mattz, ha buon gioco; si attiene a un figurino fissato nella prima scena, cercando di non staccarsene; con risultati apprezzabili. IL VANGELO SECONDO BORGES ISABELLA COJ\'IICA GELOSA Che; "tla m~ktletta quc~ta protc~~1one c cr11 ne fu l'inventore' Ma ch 1 ha questa arte n~l sangue non puo non a\·cr • parte • in questo nostro mondo! Mondo di Paui, c d 1 Be,Lie che " mordon la coda L.ttt.i ~t.:'urrili l: gruuc~ch1 contorcimenti di \~cch1 glullan Fa~cinu della i m prO\ vasazionl " C he .., j s u blima ne lla o:-.cen it à del " mt::-. ll t:'h: Nò .. no n r·1ò essere so lt an to CO!too i A q u a le Pol:' ta pres terò la mH.I voçtl la me la . l 'acc!u a ne ll a go la de ll a se te , i l p e~u t!i u n m e ta ll o ·:.:! la mano. la voce u m ana . il rumore de; r; .... !:"s i : -.opra l 'c r b t.l l 'oJurc d e lla pioggi a Ì il Ga li lt.:a. ! ";d ro ..;trid io d egli u cct_' lli . 1ohh1 . ll ll li ..: l ':llll .ll t.'/ LA TRAGEDL\ DI :\1ACBETH L.1 rl..!gtlla L' m n r t. 1 111 10 'i l gnor\· Do\t.:\a morire un f!Ìur no, Qudld parola dove\a esser p ro nuncia ta Doman1, c domani. e domam lenta m ent t> Il domam s'in~i n ua, gwrno Uopo gto rn o E tutli F1no a ll 'u lti m a o r a d~ l te mpo pre,criLLO 1 nostr i ieri h a nn o illuminato a de g li ~ CIOCl:nl L.1 Yia a ll a p olvcro ~a m or te . Spegniti , p1 ccola ca ndc l a 1 La vita non e c he u n 'ombra c he pa~sa, un pove ro a t ton Cht· s 'ag u u t: ~i p d\oncggia l a ~u a o ru ... ull a -;cena, E non OL' n~'ila p i ir memorin· \: 11 rac..:o nt o 1>1 un idinl : ognuno, ponen dosi davan ti il proprio pu po . g li tire reb be maga ri uno s p ut o in faccia . Ma Jag li a l! r i. no : dag li al t ri lu 'l l tl l ~.· r i -..pèt l :11f1 P UN T I LA E IL SUO LULU' SERVO MATTI SEI PERSONAGGI IN CERCA D' AUTORE C n .: d a eh~ '> iam o \'l.: l am e nl t: sei p !..! r sunaggi , si g nore , int c r essa nti s~ im i! Q ua ntunque, s pe r d u ti. Ne l ...,e n:-,u , ved a. c he l'a ut o r e c he c i c reò, v i v i , non vo lle po i . o no n po tè mate ri a lmente. mett e r e i a l mondo d e li 'arte. E l u un vero d e litt o. signo r e, pe r c hè c hi ha la ven tura di nascere p r r ~o na gg i o vivo , può rid e r s i a nc he de ll a morl t.' N on mu o r e più! Morrà l' uomo , lo sc rittore , s t rum e n to del la c re az ion e: la c rea tu ra non muo r e più ! E per vivere e terna no n ha nea nc he b isogno di s t ra ord ina ri e do ti o di co mpiere prodi gi. Ch i e r a Sancho Pa nza? Ch i e r a don AbbQndio ? Eppu re vivono e terni. pe r c hè - vivi ge rm i L' hberu la \ ' enlur r~ d i tro\'a re un a mat r ice feco nd a una f :llll :t...,ia c h e li se pp e a ll evaJT L' nutrirL' . 1 l ;.tr 'J\1 · n · p ~· r l'~· rvr r11 . Se gli uom ini h anno soffert o cos ì dis p eratam ente per me. non ne ho colpa. Anc he t u sapevi beniss imo c h e gene r e d i donna spo sav i . come io sapevo che ge nere di u omo tu e r i.. Avev i trad ito p e r me i tu oi mi glio ri amic i , e d ora. per m e , trad isci anche te s tesso . Hai sacrifica to p er m e la tua vecc hi aia, ~ vero, m a r icor dat i c h e io ti ho dato in camb io tutta la mi a g iovent ù. E puoi ap p r ezzar ne molto meglio d i me tutto il suo valore. No n h o mai volu to se mbra re dive rsa d a que ll a c he sono , e nessu no mi ha m ai creduto d ive r sa da que ll a c he sono . Pe rc hé Il peggio è che durante cotesti attacchi di totali!, dissen n ata lucidi ti:l , io scen do al livello di una bestia, non conosco più akun freno. E quando mi t mvo "' un simile stato, fra te ll o, nun mi si può imputar nul la ,J, que llo che faccio; 11ulla purcht· si abbi<~ un cuore in petto t' si pen ... i ~..hc ..,ono malato. tli\cngo in~omma. un indJ\iduu .1:s:-.ulutamentc responsnbiJc: del l" mie azioni Lo "iat fratello , eh..: co:sa !-.ignilica l..'"o!ll.!fl.' rcspun~ubik dd le proprie azioni .J Un indiv iduo responsab ile è u n uo m o da cui ci si può aspettare di tulto Per esempio , non è più capace di pt:nsare di ben dei propri li~li. n~> n ha più senso dell'amlt:lzia .. ... art?hbe pronto a camm1nare ~ul s uo ste:ssu cadavere: . perlmo Questo succede a p pun to perchl' come dicono gli U\\"U«:d t J, '-' re\ponsahi lt' ddk "'liV ,11 1u11 1 I L SUICIDIO (hi ..,et·ont.Jo \oi l.' la rhitKl·ia:' Ma l' l' intelltgh"n'ia! E ~.: hi, .,~.:condo voi, le uo\'a :J L'-· uo' a "ono il proletariato. Per molti anni gli t.• rima~ta ~cduta addo.,~o cd ha CO\ato . .,cmpre ..:ovato. Alla fine erano maturi. l pru leti suno \'CilUtl ruori dalle uova, hannu preso l'inte ll ij;!henzia per il <:u ll u e l'hannu trasconata al fiume - Io sono la vo:stra mamma! strillava l'in te llighenzia lo vi ho covati, ma cosa fate' - Nuota - gridavano i proletari - Non so nuotare' - E a llora v~>la - Fare ridere 1 poll1 replicava l'intellighenZJa . - E allora resta >eduta' E l 'ha nno \'era mente p i antata in a...,..,o Come m10 cognaw che t' al fre>Cu da cinque- anni - Per lorza qul..'llo ha ruba1n lk·no.uo llllhhli~'' Per LULU': in terp re tazion e d el p e r son aggio d e l pittore Da Mi la "" ARDE N OF FEVERSHAM J:ka lu colu 1 chi..', qu a iUil LJ Lit.: !tapure abbia il s uo cibo , s it.:cl t' a tuvu la se n za la co mpagnia del ! 'a t roce sos petto: m l! nlrc qu ...:gli il c ui s pirito sconvo lto è pre d a de ll'insoddi s faz ion e , la ngu e pur fra mmezzo a lle vivande pil1 squisit e . La mia dà del! 'oro è s ta ta que lla in cui io non possedevo uro a tlatto ; a que l tempo, :se bbe ne io !oss i ne l bi ~ogno , pure io dormi vo sonni tr a nquilli: la d iurn a tali c a m 'arreca \'a il nott u rn o riposo, ed li no uurnu riposo re nde va lieta e fre sca la luce de l d ì . M a d a qu a ndo io s uno salito su lfa c im a dell 'albe ro ed ho vagheggia to di costruire i l m lo nido fra le n u bi . la più lie\ l' bre zza c he si muova ::..quas sa il m io le tto e m i l ~> lo può """''' li L uuJc ~ u1 ..:ulu1 che vi piacqu e c h iam are Pe rc là, lo lasc io a voi , t:sso manteneva sopr a la terru la mia unica virtù In ques to b e l tra mo nto un a p iccola nube grigia m forma di uomo, k n ub i p ossono a ss ume re tutte le form e. su, s u . sa lirà p er lo s patio , attrave rse r à l'orizzonte dietro il sole e all 'infi n ito. Ness uno lo scorge r à. Forse u na pove ra do nna, c h e avr à p e r m e l'ultimo s mgulto . A lei tu tto il m io pe ns ie ro in ques to istante , a le1 che neppure p o tè capi re c he a nc he il mio cuore era di fu m o, e com e io fossi solta nto : kguc•ro . leg11e ro.. legge r o • lt.'i:!lll'f(J Pe r la cari cat u r a eli Bo rges , visto da Levin e : Copy r ight N. Y. Re view of Books , Opera M un d i e per l'Ita li a La St a mpa g.c . TURI FERRO NEL " BERRETTO A SONAGLI , DI PIRANDELLO VALENTINA CORTESE PROTAGONISTA DI " LULU' , BOSETTI REGISTA E INTERPRETE DI MOLIÈRE (in basso) Il Piccolo Teatro della Città di Milano torna quest'anno nella nostra stagione torinese con un allestimento di alto prestigio e di notevole interesse: di Frank Wedekind. Questo di Wedekin è il "personaggio princzpale del teatro espressionista: ne è il simbolo. Lulù esprime tutla la nostalgia di un ideale. Non è lo stucchevole eterno femminino: è una lilith, ma che si è vista, sentita, amata negli wmi di questa vita. Una creatura troppo umana che conduce alla rovina morale e fisica tuili i suoi amanti, uno dopo l'altro. Lulù fu il personaggio più odiato e più bandito dalle scene non solo del teatro espressionista ma di tutta l'epoca. ' Da un lato il domatore, dall'altro la donna-serpente, ritroviamo prozellate le dure leggi della vita sociale con le sue ingiustizie e le sue oppressioni: sotto ogni forma possibile, nelle più diverse graduazioni, i rapporti fra i due sessi si intrecciano con le implacabzlz compravendzte della società. E' la lotta dell'uomo. Lulù non è il sesso femminile (come nella Danza della morte di Strindberg dove il tema è il contrasto l'odio e l'amore fra i due sessi}~ ma la natura umana. L'interesse fondamentale della produzione espressionistica teatrale tedesca sotto l'influsso di W edekzn sz accentra sui rapporti tra le generazioni. tra padre e figlzo, sulla famiglia come primo nucleo di convivenza. E' a questo punto che nasce ufficialmente l'espressionismo come tendenza e come raggruppamento» (da Vito Pandolfi}. Con il eli Molière, del Teatro Stabile di Trieste, intendiamo presentare l'autore che affianca il nostro Goldoni nell'utilizzazione della tradizione delle nostre maschere nella corrosiva analisi della sor~ente società borghes~ europea, m una proposta estet1ca che segue da un lato lo sviluppo del moderno «comico di carattere" e dall'altro la caustica ironia del « ~rottesco contemporaneo». Re!!ia e interpretazione di Giulio Bosetti. Accanto a lui, Paola Ba cci. Presentando anche a Torino Il Teatro Stabile di Bolzano presenta che tecnicamente si definisce « teatro-documento"· lo Stabile di Genova continua il suo discorso di impegno civile iniziato con Il processo di Savona di Vico Faggi e continuato con Cinque giorni al porto di Vico Faggi e Luigi Squarzina. Un discorso che si va facendo sempre più serrato, sino ad arrivare alla rappresentazione di un momento particolarmente drammatico della recente storia italiana: la caduta di Mussolini il 25 luglio del 1943 e la firma dell'armistizio con gli alleati 1'8 settembre dello stesso anno. 8 settembre si presenta come un testo importante ed impegnativo sia per l'argomento che tratta, sia per la visuale con la quale affronta l'episodio dell'armistizio e ciò che sta a monte di esso. La regia è di Luigi Squarzina che ha anche curato la stesura del testo assieme con De Bernart e Zangrandi. Con la Compagnia stabile del Teatro di Genova, gli attori Eros Pagni, Camillo Milli, Giancarlo Zanetti, Omero Antonutti, Gianni Galavotti e Alvise Battain. di Nikolaj R. Erdmwz. Questo autore russo, contemporaneo di Majakowskij, si inserisce nel grande filone delle « avanguardie storiche " degli anni '20, che attraverso il meccanismo dei << mascheramenti grotteschi" aprono la strada ai movimenti dadaisti e surrealisti del teatro contemporaneo. Nel 1928 Mejerchol'd tentò di mettere in scena Il suicida che il Teatro Vachtangov aveva dovuto respingere « per calunnia verso la realtà sovietica"· Mejerchol'd riuscì a ghmgere sino alla prova generale, ma lo spettacolo fu vietato. Regia di Maurizio Scaparro. Protagonista Giustino Durano. Il Teatro Stabile dell'Aquila presenta, con la regia di Aldo Trionfo tragedia inglese anonima del XVI secolo. I spirato a un fatto avvenuto nel 1551 e ricordato nelle cronache di Holinshed, il dramma, rozzo e ingenuo, a volte sconcertante, è nello stesso tempo ricco di violenta originalità, di una potenza e profondità psicologica tali da far sospettare a Tieck, a Swinburne e ad altri una paternità shakespeariana. Pur accettando l'impostazione tecnica medievale, l'autore ha saputo vivificar/a con suo formidabile senso drammatico: in una serie di foschi quadri, legati da un'atnwsfera di sinistro presagio, i vari tentativi di sopprimere l'ingenuo Arden si susseguono con un crescendo che culmina nell'uccisione di lui. La tragedia inaugura la forma borghese e realistica del dramma elisabettiano: i personaggi tormentati e complessi della moglie Alice e del seduttore presuppongono una conoscenza del cuore umano che ha poco da invidiare a Shakespeare. Nel ciclo del teatro pirandelliano che più direttamente risente di un influsso dialettale si distingue che sarà presentato dal Teatro Stabile di Catania. Si tratta di una satira amara e sofferta che nasce da una situazione apparentemente comica ma in realtà tragica, perchè mostra un uomo debole e offeso, che trae dalla sua stessa condizione di inferiorità la forza di imporre agli altri i diritti irrinunciabili della persona umana. La logica ferrea e incontestabile delle sue argomentazioni non nasce, in questa commedia, da sottili filosofemi degni di dotti interlocutori (come accadrà in altre commedie) bensì da un ragionamento semplice, lineare, quasi modesto, quale potrebbe scaturire dalla mente di un contadino o di un artigiano che non sa di lettere ma conosce le miserie della vita per esperienza personale e applica alle sue proprie vicende la filosofia spicciola di un ragionamento elementare. La logica di Ciampa, il protagonista del Berretto a sonagli, è ferrea . Egli dice che ogni uomo è un « pupo », cioè una marionetta, che recita consapevolmente la sua parte nella vita, ma non può sottrarsi alle leggi che regolano la società. Regia di Romano Bernardi. Interpreti princioali Turi Ferro, Ida Carrara e Umberto Spadaro. "Per fortuna il teatro e la lett eratura, in una simbiosi intelligentemente provocata, riservano ancora di questi incontri »: così Roberto De Monticelli comincia la sua recensione di che il Gruppo rappresenta con successo da qualche mese. Nato dalla riduzione di un romanzo futurista di Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, è " una metafora dai significati piuttosto misteriosi, in verità. Ora dare a tutto ciò una consistente plausibilità teatrale non era impresa facile, anche se il bizzarro romanzo è tutto fatto di dialoghi: folli, aerei, dispettosi, profanatori, e soprattutto divertiti», scrive ancora De Monticelli, ma lo spettacolo « nella scenografia a pannelli bianchi di Lorenzo Chiglia, è divertentissimo. Fantocci, maschere, facce tinte di biacca; un movimento continuo, un cicaleccio caustico e assurdo"· Per Renzo Tian: " l'adattamento e la regia di Roberto Guicciardini sono un piccolo miracolo di reinvenzione in termini squisitamente teatrali "· SUL TEATRO POPOLARE BRECHT 1970 IL SIGNOR PUNTILA E IL SUO SERVO MATTI UNA SCENA DI " 8 SETTEMBRE , CON GALA VOTTI, MILLI E ANTONUTTI DOCUMENTI DEL T. S. T. TEATRO STABILE DI TORINO 21 Fantasia comica in due tempi di Marco M esseri, a cura di Paolo Poli (Teatro Go- !Jel!i). Questo spettacolo giovane, vivace e .ironi: co, nasce dall'esperienza di un gruppo di giovani che vuole offnre al pubbhco, spes: so annoiato da testi falsamente Impegnati e pesanti, un gioco fantasioso e intelligenle;nente divertente. Già il titolo promette un a formula moderna: si rivolge, citando un noto proverbio popolare, allo spettatore più sprovveduto come a quello più colto. Infatti sfruttando la trama di una legoenda medioevale il testo allude continua~lente e in maniera scherzosa e garbata a fatti e idee della vita contemporanea. La presentazione di questi concetti, pur chiara e precisa, non è certo pedante e didascalica, ma è allietata da musiche, canzoni, balletti, giochi mirnici, in modo da costituire una continua sorpresa per lo spettatore . Nella prima settimana di novembre verrà presentato al Teatro Gobetti. uno spettacolo del Gruppo di Danza di Tonno diretto da Sara Acquarone, su musiche di Poulenc, Penderecki, Franck e altri autori contemporanei italiani e stra!li.eri. Il Gruppo è reduce da AssiSI, dove, su invito della Pro Civitate Cristiana, ha presentato uno spettacolo per il 29o Corso di Studi sul tema « Decidere per la Speranza )). Lo spettacolo preparato espressamente per aderire ai concetti del Corso, ha avuto un 'accoglienza calorosa ed entusiastica. E' in programma la costituzione di un gruppo di attori, all'interno della nostra Compagnia stabile, che dovrà tenere in repertorio nel corso di tutta la stagione 1971-72 gli spettacoli FINALE DI PARTITA di Beckett, LA FIGURA E L'OPERA DI DON LORENZO MILANI di Pier Giorgio Gili e PULCINELLA di Tonino Conte ed Emanuele Luzzati, quest'ultimo allestito per i giovam spettatori delle scuole elementari. Il gruppo sarà a disposizione per il decentramento in Piemonte e per tutte le numerose richieste che ci inoltrano i Teatri Comunali per spettacoli sperimentali per i giovani e per spettacoli per i bambini. Il primo Corso di Formazion_e dell'Attore per la stagione 1971/72 avra IDIZ!O . nel mese di gennaio con esami dt amnnsswne nella seconda quindicina di novembre. Il bando di iscrizione potrà essere ritirato presso la Segreteria del Teatro Stabile di Torino (via Bogino 8) a partire dal 1• ottobre e le domande dovranno essere inoltrate allo stesso ufficio entro il 15 novembre. Il secondo Corso si svolgerà regolarmente da ottobre ad aprile. Tra le manifestazioni collaterali oflerte ai nostri abbonati, segnaliamo la conversazione/recital di Nico Pepe sul tema PIRANDELLO VISTO DA UN ATTORE, che sarà presentata al Teatro Gobetti lunedì 18 ottobre. Lo scorso anno Nico Pepe è stato nostro ospite con il recital sulla Commedia dell'Arte. Preparando il nuovo spettacolo Nico Pepe ha sottolineato di essersi proposto « non già un discorso critico su Pirandello, sulla sua poetica e sulla sua drammaturgia, bensì di rievocare Pirandello così come, nella mia veste di attore, lo ho conosciuto, quasi non più autore drammatico o scrittore di novelle e romanzi, ma solo uomo di teatro, regista dei suoi drammi e delle sue commedie. Un Pirandello inedito, dunque, aggirantesi trepidante fra attori ed attrici, fra quinte e fonda li , seralmente ansioso delle sorti dello spettacolo >>. Il recital comprende brani da La morsa, Veslire gli ignudi, Sei personaggi, Bel/avila e La patente. L'ingresso è libero. Ali 'inizio del 4° anno della sua attività, il Teatro Piemontese si presenta con un'opera del « più p.otente, il J?iù orillinale, il più creatore di tutta la stirpe de1 com_mediografi piemontesi )) come lo giudico Bersezio: Luigi Pietracqua. A celebrare il 70° anniversario della sua morte (20 ottobre 1901) , l'Associazione presenta, nella sala del Go betti, LE GRAME LENGHE, una spigliata e divertente commedia della piena maturità dell'Autore che non risente troppo del tempo 1 (l opera è del 1862) tenuta com'è sul filo di un costante divertimento generato dalla chiacchiera instancabile, fantasiosamente pettegola di due « lenghe lunghe ». A coprire il ruolo della protagonista della commedia è stata scelta una cara conoscenza, la • piemontese » Milly che per la prima volta si presenta << in piemontese )) al pubblico, dopo le sue presentazioni ({ milanesi » e ({ in lingua » nel teatro di prosa. L'Ente Autonomo Teatro Regio organizza una breve stagione lirica d 'autunno al Palazzetto dello Sport. La stagione si svolgerà dal 3 al 17 ottobre con le opere Cavalleria Rusticana e Pagliacci, e Rigoletto e con la presentazione del balletto russo Beriozka. L 'orchestra e il coro dell'Ente saranno diretti dai Maestri Rivoli e Brainovich. Parteciperanno i cantanti Mario Del Monaco 'l: Aldo Protti. Per questa occasione è stato riaperto il botteghino del Regio in Piazza Castello angolo via Verdi. di Samuel Beckett, nella nuova edizione allestita dai nostri attori , a cura di Rino Sudano, è in programma al Teatro Gobetli dal 15 al 30 ottobre. Lo spettacolo rientra nel programma << Giovani a Teatro >) e costituisce il primo contatto della stagione con il nostro pubblico giovanile. Novità per Torino, questo allestimento è già stato da noi presentato nella scorsa primavera a Borgosesia e Borgo San Dal· mazzo in occasione delle ({ Giornate teatrali dei giovani )) per le province di Vercelli e di Cuneo. Su di esso Alber to Blandi («La Stampa,) ha scritto che "l'attore Rino Sudano trova nella regia e nella interpretazione la n1isura e · i toni più adatti per consentire a uno spettatore impreparato di entrare, e subito raccapezzarvicisi, nell'universo murato di una stanza dove quattro sopravvissuti a chi sa quale catastrofe continuano un gioco che e finito da un pezzo, disputano una partita che per loro si è già conclusa con una sconfitta )). Lo spettacolo è fuori abbonamento, ma gli abbonati e gli spettatori interessati al programma « Giovani a Teatro », fruiranno di sensibili riduzioni s ui prezzi. Sotto il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Torino abbiamo realizzato la prima stagione di spettacoli all'aperto decentrati. La stagione è stata organizzata nel Parco Rignon della Villa Amoretti, recentemente acquistato dall'Amministrazione Civica torinese. La novità di questa iniziativa è stata costituita dalla varietà degli spettacoli presentati, per i settori del teatro di prosa, del balletto, dei concerti e del ci nema. La stagione era formata da 13 spettacoli, presentati tra il 6 e il 27 luglio, per un totale di 17 serate. Hanno assistito agli spettacoli della Rassegna circa 15.500 spettatori, per gran parte abitanti nel Quartiere Santa Rita in cui è ubicato il Parco Rignon. L'organizzazione del T.S.T. e l'abilità dei nostri tecnici sono stati messi a dura prova, dal momento che contemporaneamente si svolgeva, a nostra cura, la prima Rassegna Sperimentale di teatro in piazza, programmata a Moncalieri dali 'Assessorato alla Cultura della Provincia. L'Associazione << Teatro Piemontese)), con la collaborazione del Teatro Stabile, e sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Torino, ha presentato tra luglio e agosto, in una breve e fo rtunata tournée all'aperto In a lcune locahta dei dintorni di Torino, le NOTTI ASTIGIANE ricavate dalle più celebri farse di Giovan Giorgio Alione. Successo popolare presso Piemontesi e non, affluiti in grandissi~o numero, ~:a zie anche all'« ingresso hbero » stabthto da quasi tutte le Amministrazioni Comunali, alcune delle quali offrivano per la prima volta ai loro concttta~Inl 1l teatro di prosa per il loro « tempo libero }), . Lo spettacolo è stato presentato a Bemasco, nella piazza del Mumc1p10; a Santena, nello splendido parco di villa Cavour; a Villafranca Piemonte e a Candia Canavese, nei campi sport~vi; a Luser~a ~an Giovanni, nel suggestivo parco d1 villa Olanda; a Ciriè, nel cortile di Palazzo D'Oria, sede del Municipio; a Chien e a Piossasco, nei cortili delle scuole; a Pont Canavese, in piazza; a Exilles, nella eccezionale cornice del Forte. La collana dei quaderni del Teatro Stabile di Torino si è arricchita n el corso della s tagione 1970-71 di tre volumi. Il nu: mero 20 è stato -dedicato agli spettacoli ATENE ANNO ZERO e PROCESSO PER MAGIA di Francesco Della Corte; su tale quaderno, in appendice, è stato pubblicato il programma della Direzione del! 'E n te per la stagione 1970/71. Il quaderno numero 21, dal titolo " Brecht 1970 ,, è sta to dedicato allo spettacolo IL SIGNOR PUNTILA E IL SUO SERVO MATTI, e porta in appendice il documento presentato l '8-10-70 dal Comitato Amministrativo del Teatro Stabile al Sindaco di Torino. Il volume numero 22, redatto all'insegna della collaborazione col Teatro alla Scala, è stato realizzato con i testi critici per gli spettacoli IL DRAMMA SOSPESO DI WOYZECK di Bcichner e WOZZECK di Berg, nonchè alle note per l'allestimento de IL GIOCO DELL'EPIDEMIA di Ionesco. In apertura della stagione 1971/72 sarà edito il quaderno numero 23 che riferirà sul testo e sull'allestimento di ISABELLA COMICA GELOSA e sul momento storico al quale questo spettacolo è legato. I quaderni in vendita al prezzo di L. 400, possono essere richiesti alla biglietteria del T.S.T. in via Rossini 8, oppure alla segreteria dell'Ente: via Bogino 8, 10123 TORINO. l l Sabato Il settembre ha avuto luogo l'annuale incontro con i rappresentanti degli Enti, Aziende, Associazioni e Circoli che appoggiano la campagna abbonamenti del T.S.T. L'incontro si è effettuato nel corso della tradizionale gita, che quest'anno è stata dedicata alla visita al Museo delle Contadinerie di Nizza Monferrato Dopo due anni di assenza, Mi/l:;, che ha collaborato con noi nell 'allestimento d< Donna amata dolcissima di Arpino, sarà nostra ospite con il suo nuovo spettacolo di canzoni. In occasione della presentazione di qLtesto recital a Roma si è scritto: « Senza microfono e senza quelle complicale apparecchiature di amplificazione che sembrano ormai indispensabili per qualsiasi cantante, accompagnata da un pianoforte, da Llna fisarmonica e çia un~ chitarra, Milly è riuscita ad affascmare > le canzoni interpretate. Lo spettacolo, davvero ricco di suggestione e di fascino, è destinato ad un pubblico capace di avvertire la raffùwta arte di Milly, di vibrare sotto la spinta enwtiva che provoca la sua eccezionale capacità interpretativa. Col suo vestito nero di "paillet Les dalla scollatura a 'V ' ", co11 le calze nere che fanno tanto " baite " parigina ~ la vaporosa sciarpa di velo al collo, zl personap,J!,iO della cantante è impostato e dosato per tu/lo lo spe ttacolo da un 'abile regia che si deve a Filippo Crivelli». li repertorio, ricchissimo, è costituito cja brani di Jacques Ere/, Mikis Theodorak

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Informazioni al pubblico [poi] Notiziario del Teatro Stabile della Città di Torino. - Torino : Teatro Stabile della Città di Torino, 1964-1975

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