La drammaturgia europea negli anni '80 - 1 pieghevole
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I lavori, previsti dal comunicato stampa e dal programma nei giorni del 18 e 19 maggio e nella mattina del 20 maggio si sono svolti dal 18 al 19 maggio, lasciando liberi i relatori nella giornata del 20 maggio per visitare Stresa. Il programma, sulla base della registrazione audio del convegno (consultabile presso il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino) è stato:
18 maggio 1981 mattino:
1. Sessione La scrittura critica e la scrittura della rappresentazione, presiedono Guido Davico Bonino (La Stampa) e Wend Kässens (Nord Deutscher Rundfunk). Mattina: interventi di: Wend Kassens, Jacqueline Jomaron (Direttrice de l’Institut d’études théâtrales de Paris X Nanterre), Jack Lambert (Sunday Times), Hilde Spiel (Frankfurter Allgemeine Zeitung), Odoardo Bertani (vice presidente dell’Associazione Critici teatrali e critico teatrale dell’Avvenire di Milano), Corrado Augias (inviato speciale e culturale di Panorama e drammaturgo), Ghigo De Chiara (Avanti!), Karlheinz Braun (Verlag der Autoren), Enzo Siciliano (drammaturgo e critico teatrale per l’edizione romana del Corriere della Sera), Rino Sanders (Die Zeit), Jean Delumme (maître-assistant Institut de la comunication Università di Grenoble), Renzo Tian (presidente dell’Associazione Critici teatrali e critico teatrale del Messaggero). Sono presenti al tavolo, ma non intervengono: Thomas Thieringer (Süddeutsche Zeitung) e Chiara Vatteroni (Piccolo di Trieste).
18 maggio 1981 pomeriggio:
2. sessione La modificabilità del mondo e il piacere del testo: le ragioni della crisi della scrittura per la scena oggi, presiedono Roberto De Monticelli (Corriere della Sera) e Jack Lambert oggi Interventi di: Jack Lambert, Margaretta D’Arcy, Renzo Rosso, David Rudkind, Arnold Wesker, Heinar Kipphardt, Angelo Dallagiacoma, Joaquín Calvo Sotelo, Michel Vinaver, Per Olov Enquist, Heiner Müller, Luciano Codignola (drammaturgo italiano), Dario Fo, Roberto De Monticelli.
19 maggio 1981 mattino:
3. Sessione L’angoscia del testo e la modificabilità della scena: la necessità della variazione del linguaggio del palcoscenico. È previsto il recupero degli interventi delle prime due sessioni del 18 maggio che non sono stati effettuati per mancanza di tempo. Presiedono Alessandro D’Amico (Corrado Augias che doveva presiedere fa un breve intervento e si scusa perché deve rientrare urgentemente a Milano) e Jacqueline Jomaron. Interventi di: Otomar Krejka, Pier’Alli, Christoff Nel, Massimo Castri, André-Louis Périnetti, Heiner Müller, Dario Fo.
19 maggio 1981 pomeriggio:
Horst Laube, Hans Burkard Schlichting (redattore teatrale della casa editrice Suhrkamp), Jordi Teixidor i Martínez, T. Klimenko (Dipartimento Teatrale della Copyright Agency of URSS), Bruno Grieco (Rappresentante della commissione PCI dei problemi del teatro), Ugo Volli (critico teatrale), Maria Grazia Gregori (L’Unità), Armand Delcampe (Atélier Théâtral Belgique) , Michel Dubois (Comédie de Caen) , Günther Erken (Staatstheater Stuttgart), Sisto Dalla Palma (Biennale di Venezia), Benvenuto Cuminetti (Laboratorio Sperimentale ATER), Stanisław Radwan (Stary Teatr Krakovia), Bernard Faivre d'Arcier (Directeur Festival d’Avignon. Interventi liberi: Vanni Oliva (spettatore di Verbania), Antonio Adalberto Maria Tosco (Operatore culturale, regista), Margaretta D’Arcy, Giuseppe Bergamasco (teatrante, non interviene: consegna lo scritto con la preghiera che venga allegato agli atti); Remo Cecchi (Associazione Piccolo Teatro di Arezzo), Il presidente chiama i seguenti iscritti a parlare (che non si presentano): Manuela Parini, Franco Passatore, Nin Scolari, interviene Antonio Borriello (studioso di teatro di Torre del Greco). Il convegno è ufficialmente concluso; Sandro D’Amico lascia la parola agli organizzatori Mario Missiroli e Giorgio Guazzotti