Offerta speciale (1976/77) - Pubblico alla Fabbrica Singer di Leinì - 8 fotografie
FotografiaIl Gruppo T.S.T. presenta il suo spettacolo-invito Offerta speciale, Fabbrica Singer di Leinì, 8 dicembre 1976, ore 16.00, nell'ambito della "Tre giorni teatrale / Un teatro per la città" organizzata dal Teatro Stabile di Torino con il sostegno del Quarto dipartimento del Comune (Assessorati Cultura, Istruzione, Gioventù), dall'8 al 10 dicembre 1976 (vedi comunicati stampa del 30 novembre 1976 e del 4 dicembre 1976). "Il Teatro varca i cancelli della fabbrica e si confronta con i lavoratori. È successo ieri alla Singer di Leinì, fabbrica chiusa da un anno e mezzo presidiata dai 1.500 lavoratori superstiti (700 hanno preferito "mollare" la lotta e trovare un'altra occupazione). Promotori il Teatro Stabile di Torino e il consiglio di fabbrica della Singer. Il Teatro Stabile è impegnato in una "Tre giorni", durante i quali saranno rappresentati in città e provincia 36 spettacoli, nelle scuole, nei quartieri, nelle fabbriche oltre che nei tradizionali palcoscenici. Un teatro diverso, via i tradizionali drammi, commedie per il pubblico d'élite, ampio spazio all'improvvisazione, al dialogo con gli spettatori, alle "parole in libertà", al mimo, al linguaggio di tutti i giorni. Teatro insomma come fatto culturale e come servizio. Rientra in quest'ottica l'altra iniziativa, spiegata dal regista Ambrosetti [sic.: Flavio Ambrosini] al termine dello spettacolo alla Singer, che ha come titolo "Torino 1917-20", laboratorio di teatro urbano. Di che si tratta? Della preparazione di uno o più spettacoli, frutto di ricerche storiche, fotografiche, documentaristiche riferentisi all'arco di tempo 1917-20, periodo fra i più cruciali e pregnanti della recente storia nazionale e torinese. E' il periodo delle grandi mobilitazioni nelle fabbriche, degli scioperi massicci, della classe operaia impegnata in tenaci lotte per la salvaguardia delle libertà, delle occupazioni di fabbriche ecc. "Molti torinesi - dice Ambrosetti [sic.: Flavio Amborsini] - non conoscono bene che cosa successe in quell'arco di tempo a Torino, che cos'era la città cinquant'anni or sono. Noi vorremmo invitarli a tirar fuori dai cassetti il materiale che si riferisce a quei tempi. Poi, dal 25 aprile al primo maggio '77, lo Stabile rappresenterà una serie di spettacoli, teatrali e musicali, che avranno come leit-motiv le lotte del movimento operaio a Torino. Crediamo insomma che far cultura significa muoversi in questa direzione". Ecco perché il Teatro Stabile ha voluto rilanciare l'iniziativa proprio in mezzo agli operai e ad operai disoccupati, come lo sono quelli della Singer, da un anno e mezzo alla ricerca del "loro" posto di lavoro. Ieri, una rappresentanza di un centinaio di dipendenti, hanno applaudito Nadia Ferrero, Valeriano Gialli, Giorgio Giuliano e Beppe Tosco che hanno dato vita ad una serie di sketch, parodie, brevi spettacoli. Il tutto proiettato da quest'ottica, che il teatro è la cronaca più immediata e stimolante di tutti i tempi, testimonianza di situazioni sociali, politiche, di classe, materia viva di insegnamento, di riflessione g. j. p. «La Stampa», 9 dicembre 1976, p. 7